Nell’ambito della procedura di Valutazione di Incidenza in riferimento al Piano di Sviluppo aziendale Valle d’Astino, è stato avviato un monitoraggio ecologico per la caratterizzazione delle componenti faunistiche relative alla macrobentofauna, batracofauna, odonatofauna, avifauna e chirotterofauna. Attività commissionata dalla Fondazione MIA.
La strutturazione cronoprogrammatica del monitoraggio è declinata su un arco temporale complessivo di 5 anni (2015-2019). Nel loro complesso, le attività di indagine, con esclusione per motivi biologici e fenologici dei mesi strettamente invernali (dicembre, gennaio e febbraio), ricoprono l’intero arco di tempo che va da marzo a ottobre di ogni anno.
La tempistica viene ad ogni modo correlata all’andamento effettivo dei lavori previsti dal progetto complessivo del Piano di Sviluppo Aziendale della Valle d’Astino, potendo in tal modo essere adeguatamente variata ed adattata in funzione del reale stato di avanzamento dei lavori, con la possibilità di poter in tal senso introdurre anche eventuali misure correttive e/o modifiche al progetto per il conseguimento ottimale degli obiettivi prefissati.
I report annuali restituiscono in sintesi i risultati monitorativi relativi ad ogni anno d’indagine, con raffronto progressivo dei dati raccolti di anno in anno. Al termine delle attività del quinto anno, verrà consegnato un rapporto finale che riassume il lavoro monitorativo con individuazione delle idonee misure di lungo periodo da attuare per il conseguimento ottimale degli obiettivi progettuali prefissati.
I risultati emersi anche durante la stagione monitorativa del 2017, confermano la vocazionalità della conca di Astino nei confronti delle diverse componenti faunistiche, in ragione di una diffusa naturalità e di una sostenibile gestione dei luoghi.
In riferimento alla macrobentofauna, anche per il 2017 gli ambienti lotici presenti in Valle d’Astino non hanno mostrato la presenza di organismi alloctoni che potrebbero pregiudicare il livello di biodiversità degli ambienti umidi dell’area. I risultati relativi alla batracofauna evidenziano, in sintesi, una sostanziale stabilità rispetto agli anni precedenti.
maschio territoriale di Averla piccola, censito nel corso del rilievo di Giugno
Anche per l’odonatofauna, non si ravvisano evidenti fattori di minaccia dovuti ad attività antropiche, che non sembrano avere un reale impatto sulle specie presenti.
Buone riconferme si sono avute anche per quanto riguarda l’avifauna (43 specie di uccelli diurni, contro le 40 censite nel 2015 e le 42 censite nel 2016).
Per quanto concerne la chirotterofauna, le specie rilevate non aggiungono nuovi ingressi rispetto a quanto noto per i periodi di monitoraggio precedenti, ma si ritiene che il mosaico ambientale che propone la Valle d’Astino possa essere di interesse anche per altre specie.